Tra i tanti mercati finanziari verso i quali indirizzare la propria attenzione, il Forex Market è quello che meglio riassume ciò che ci si aspetta dal settore. Elevati volumi di scambio e una cospicua attenzione mediatica, infatti, permettono di muoversi agevolmente anche agli investitori alle prime armi che partono dall’idea di realizzare i primi guadagni con un deposito forex di 200 euro.

Le aspettative di chi inizia ad investire sul Forex sono sempre elevate, motivo per cui si rende necessario chiarire fin dal principio i limiti di profitto di un’operatività che parte da un deposito di 200 euro.

Vi sono forex broker che permettono di iniziare ad investire con cifre inferiori a 200 euro e in questo articolo ci occuperemo di analizzare a fondo quali prospettive vi sono per chi inizia con simili cifre.

L’assunto di base resta quello che non si dovrebbero mai investire soldi che sono necessari alla propria sopravvivenza. I soldi depositati sul conto di una piattaforma, in linea di principio, devono essere considerati come risorse di investimento ormai impegnate e non immediatamente disponibili.

Quanto potresti guadagnare con un deposito di 200€

Senza indorare inutilmente la pillola, andiamo ad analizzare alcune prospettive di guadagno che attendono chi decide di partire con un deposito di circa 200€. Al di là di quali possono essere le ambizioni e le aspettative di ognuno, infatti, spesso la realtà presenta una prospettiva completamente diversa.

La premessa fondamentale, prima di addentrarci in questa analisi, riguarda il proprio percorso formativo. Anche se si decide di investire una piccola somma come 200€, partire con un corso, una guida scritta o un webinar è di importanza essenziale, altrimenti si rischia di veder dissipare questo piccolo deposito senza nemmeno riuscire a capire come ciò sia stato possibile.

Molti broker, per tua fortuna, offrono webinar e corsi gratuiti anche senza dover necessariamente sottoscrivere un account. eToro, ad esempio, è uno di questi e, se vuoi capire come sfruttare al meglio il deposito minimo su etoro, probabilmente non vi è fonte migliore di quelli.

Prospettive con il Trading intra-day

Per trading intra-day si intende una operatività che punta al breve o brevissimo periodo. Si tratta di una strategia di investimento che racchiude la definizione letterale di speculazione: aprire e chiudere una posizione nell’arco di ore, non appena si registra una variazione di prezzo del titolo degna di nota.

Il Trading intra-day non è affatto semplice: serve pratica, sia per quel che riguarda l’analisi del titolo, che deve essere svolta rapidamente e al passo con le repentine micro-oscillazioni, sia per quel che riguarda la quantità di informazioni da gestire.

Specialmente se si tratta di Forex Market, infatti, la situazione non varia: le dinamiche economiche mondiali sono influenti sia nelle oscillazioni giornaliere sia in quelle mensili e annuali. Possedere una buona conoscenza di queste è assolutamente fondamentale.

La capacità che più influisce in un’operatività intra-day, tuttavia, è la lettura del grafico del titolo e una certa dimestichezza con i maggiori indicatori. La pratica con l’Account Demo è assolutamente fondamentale e solo dopo che si saranno raggiunti decenti risultati si può pensare di operare con il conto reale.

Le prospettive di guadagno per il Trading intra-day, una volta acquisita tutta l’esperienza e la dimestichezza proprie di un trader professionista, possono anche arrivare al 20% annuo del capitale (almeno questo è quanto mediamente ottengono trader professionisti e hedge fund manager che investono in valute). Diventare trader professionisti non è cosa da poco: richiede anni e anni di esperienza ma, come si è visto, ha un ritorno notevole in termini di profitti. All’inizio conviene pensare ai primi 200€ come ad un banco di prova, il primo gradino necessario ad un tentativo successivo.

Aspettarsi profitti nell’ordine di un 20% annuo agli inizi della propria attività di investimento non è solo utopistico ma anche profondamente sbagliato: si rimarrà, infatti, ben presto delusi. Non è raro che a principianti capiti di perdere completamente l’investimento iniziale ed essere, in tal modo, costretti a realizzare un secondo deposito.

Il punto sta nel massimizzare l’esperienza che fornisce il primo deposito, in modo da performare decisamente meglio con il successivo. I profitti si costruiscono sulla base della curva di apprendimento che deriva dalle prime perdite e il deposito minimo serve, fondamentalmente, a controllare quanti soldi si intende dedicare a queste prime operazioni.

Prospettive con il Trading sul medio/lungo periodo

Agli inizi, se hai deciso di operare sul Forex, il Trading sul medio/lungo periodo sarà decisamente più indicato. Avrai più tempo per studiare la situazione del titolo, confrontarlo con notizie provenienti dalla situazione economica globale e dai rapporti commerciali tra i vari paesi.

In generale, piuttosto che basarsi sulla rapidità delle analisi, questo tipo di operatività predilige la lungimiranza. Essere lungimirante su tutto ciò che concerne il Forex comporta una conoscenza profonda del proprio tempo: non si tratta solo di saper leggere le informazioni provenienti dal mondo ma di conoscere talmente tanto bene le dinamiche internazionali da riuscire a prevederne con una certa accuratezza gli esiti.

Conoscere gli esiti permetterà di prevedere a grandi linee la direzione che prenderanno i mercati a distanza di mesi, e la lettura del grafico farà poi il resto, dando a quella previsione una maggior definizione.

Il Trading sul lungo/medio periodo è soggetto a Rollover solo se ci si affida a operazioni con la leva finanziaria, motivo per cui spesso chi si decide per questo tipo di operatività fa trading con leva 1:1. Tuttavia, parliamo solo di operatori con ampia disponibilità economica: per il trading 1:1 sul forex si necessita di almeno 100.000 euro sul conto.

Per quanto la percezione possa essere diversa, in quanto l’investimento è spalmato su un arco di tempo maggiore, le prospettive di performance restano fondamentalmente le stesse. I vantaggi risiedono nel minore stress a cui è sottoposto il trader e il maggior grado di accessibilità anche per chi è alle prime armi piuttosto che le prospettive di guadagno.

Investire 200 euro nel Forex: ecco dove iniziare e a cosa prestare attenzione

La prima cosa da accertare ancor prima di iniziare a parlare delle prospettive di un investimento che parta da un capitale di 200 euro riguarda le piattaforme, e più precisamente le modalità di investimento.

Nell’Unione Europea, per volontà dell’ESMA, infatti, i trader principianti non possono accedere a operazioni con leva maggiore di 30:1. Questa limitazione va a ridurre il rischio di perdite ma, d’altro canto, impone pesanti limitazioni al denaro necessario ad aprire una posizione.

Se si tiene conto che per aprire una posizione è necessario operare su un lotto e che un lotto ha in media un valore nominale di circa 100.000€, appare chiaro come la leva finanziaria giochi un ruolo fondamentale nel trading online. Con una leva di 1000:1, ad esempio, è possibile aprire una posizione con appena 100€.

Nel caso di una leva 30:1, invece, è richiesto un capitale 33 volte maggiore per eseguire la stessa posizione. Ecco perché avere un deposito minimo basso non ha senso se il broker non mette a disposizione degli utenti Account Micro, Nano o inferiori.

Si tratta di Account con i quali è possibile operare su porzioni via via minori di un lotto. Rispettivamente:

  • Un Account Micro permette di operare su 1/100 di lotto, equivalente a 1000 unità di valuta base. Con la leva 30:1 ciò si traduce in circa 33€ ad operazione;
  • Un Account Nano permette di operare su 1/1000 di lotto, equivalente a 100 unità di valuta base. Con leva 30:1 ciò si traduce in circa 3,33€ ad operazione;
  • Alcuni broker permettono di operare anche su 0.1 nano lotti, equivalente a circa 1/10.000 di lotto, ovvero 10 unità di valuta base. Con leva 30:1 ciò si traduce in circa 0,33€ ad operazione;

Ne risulta che non tutti i broker forex che hanno un deposito minimo di 200€ o meno, come il deposito minimo etoro, sono validi se si intende operare efficacemente.

Si rende necessario far riferimento a piattaforme che permettano di operare su nano lotti o su 1/10 di nano lotto. I broker che permettono di realizzare simili operazioni sono:

  • OANDA: si tratta di un broker che non fa trading sui lotti ma permette, piuttosto, agli investitori di aprire posizioni anche con 1 unità di valuta base (1€ per gli europei). Si può depositare con Carta di Credito o eWallets senza commissioni sui depositi;
  • FBS: mette a disposizione degli utenti principianti un Account Cent e un Account Micro. Gli utenti europei hanno a disposizione unicamente l’Account Cent con il quale è comunque possibile investire su 0.1 nano lotti;
  • XM: mette a disposizione un Micro Account con il quale è possibile operare solo su 1 nano lotto se si opta per la piattaforma MetaTrader5. Se si opta, invece, per la MetaTrader4 si possono aprire posizioni anche con investimenti equivalenti ad 1/10 di nano lotti;

Tutti questi broker prevedono la possibilità di aprire un Conto Demo gratuito col quale simulare le prime operazioni e accumulare esperienze di vitale importanza. Si tratta di simulazioni che, come spiegato su FBS broker demo, permettono di capire in anticipo se investire è la scelta giusta o meno per te.

Impiegare un conto demo è sempre la scelta migliore se si intende investire seriamente sui mercati.

Guadagni nel trading online: i fattori maggiormente influenti

Parlare di guadagni nel trading online non è mai un argomento semplice. Vanno presi in considerazione una molteplicità di fattori tecnici che prescindono dalla diretta abilità del trader, fattori che riguardano la legislazione fiscale del paese in cui si sta operando e delle offerte delle piattaforme.

In particolar modo, i fattori che influiscono maggiormente sui proventi dell’attività di trading sono:

Commissioni

Per quanto i broker si pubblicizzano come piattaforme che non prevedono commissioni sulle operazioni di trading online, ciò non corrisponde mai del tutto al vero. Sarebbe decisamente più corretto affermare che le commissioni previste dai broker sono di gran lunga minori rispetto ai concorrenti istituzionali.

Le principali commissioni previste dai broker riguardano Spread, Commissioni fisse e Rollover.

Le Commissioni fisse sono quelle che spesso caratterizzano il trading tramite canali istituzionali: all’apertura e alla chiusura di una posizione vengono applicati costi di commissione che possono essere fissi o variare in base ai volumi delle operazioni. Per quel che riguarda i broker di trading online, solitamente, preferiscono altre forme di pagamenti per trarre profitto, come l’aggiunta di un markup al normale spread di mercato, mentre spesso si evitano le commissioni fisse.

Lo Spread, d’altro canto, si calcola sulla base della differenza tra domanda e offerta relativa ad un determinato titolo. Espressa in pip, ovvero in un valore che corrisponde alla quarta cifra decimale del prezzo del titolo che si sta scambiando.

Lo Spread minimo solitamente è impostato a 1 pip, ma può variare notevolmente a seconda degli account, come nel caso degli ecn brokers, o delle offerte delle piattaforme.

Per quel che riguarda il Rollover, esso può essere sia positivo sia negativo per le tasche di un trader. Sul forex ogni valuta ha il suo tasso di interesse. Quando il tasso di interesse di una valuta acquistata è maggiore di quella venduta si avrà Rollover positivo. In caso contrario, si avrà Rollover negativo.

Tassazione statale

Si tratta della forma di tassazione per alcuni aspetti più odiosa, che viene applicata direttamente ai guadagni. Alcuni broker forniscono agli utenti un servizio di sostituto d’imposta, mentre altre piattaforme richiedono che siano i trader a sbrigarsela.

In questi casi è necessario informarsi bene sulla legislazione in tema vigente nel proprio paese di residenza e, all’occorrenza, può rendersi necessaria la figura di un commercialista specializzato in investimenti finanziari e trading online.

Prelievo del denaro

Il prelievo di denaro dal proprio conto può comportare ulteriori spese. A volte il broker richiede una commissione fissa o variabile sul ritiro dei fondi, ma si tratta di informazioni facilmente reperibili presso il sito della piattaforma.

A volte, inoltre, se la transazione avviene attraverso la propria banca, può essere anche questa a richiedere una commissione sulla transazione, quindi è opportuno prestare molta attenzione.

In linea generale non conviene ritirare il proprio denaro a meno che non si siano raggiunti risultati notevoli e, come si è detto in precedenza, il denaro versato sul conto aperto con una piattaforma è opportuno venga considerato irraggiungibile.

Come vedremo nei prossimi paragrafi, le prospettive di guadagno partendo da un deposito di 200€ sono tali che le commissioni sul prelievo rappresentano l’ultimo dei problemi.

In conclusione

In conclusione, il trading online è un’attività nella quale la costanza e la disciplina è fondamentale: di sicuro è possibile mirare a profitti elevati, anche maggiori del 20% annuale prima citato, ma occorre tenere sempre presente che a maggiori guadagni corrispondono maggiori rischi. La bravura del trader sta proprio nel riuscire ad operare in quelle occasioni dove i rischi sono minimi, e le possibilità di rendimento sono molto elevate.

Non vuoi sentire ragioni, e secondo te con il trading puoi raddoppiare il capitale ogni mese? La possibilità sicuramente esiste, ma come regola generale dovresti pensare che, come puoi raddoppiare, ovvero ottenere il 100% di performance, allora quel 100% lo puoi anche perdere.

Costanza nell’esperienza e nei profitti: un trader che rischia troppo è come chi pratica sport estremi senza le dovute protezioni. Fintantoché le condizioni sono favorevoli, riesce a ottenere profitti maggiori ma, non appena cambia il vento, basta un errore a farla definitivamente finita.